mercoledì 30 settembre 2009

Il soldato dell'esercito di terracotta


“Bene” pensai, mi porta in camera sua per stare più comodi.
Mi vedevo già spalmato su di lei aggrovigliato al suo corpo come una piovra mentre la baciavo tutta e chissà, magari, ci scappava anche qualcos’altro; ma invece che in camera sua entriamo in uno dei lussuosi bagni.
Ora, che potessimo fare sesso, anche se era il mio sogno, mi sembrava una cosa decisamente improbabile e allora che c’entrava questa puntata in bagno? Visto che le cose positive erano terminate iniziai a preoccuparmi pensando a qualcosa di spiacevole.
Una volta dentro la guardai negli occhi, profondi occhi scuri, e cercando di essere il più appassionato possibile buttai lì:
- Michela, mi piaci molto lo sai vero?
- “Si.” Mi rispose lei “Anche tu, ma adesso, gentilmente, se puoi toglierti quel tocco di fango dall’orecchio…”
Basito, mi girai lentamente verso lo specchio che di rimando mi mostrò un pezzo enorme di terra che faceva bella mostra indeciso se entrare o uscire dall’orecchio destro.
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Nonostante l’inizio poco felice io e Michela passammo diverso tempo assieme vivendo anche dei bei momenti amplificati dalla leggerezza dell’età. La ricordo con tenerezza. Un bacio a lei e ai bei tempi.
3/3
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