giovedì 11 marzo 2010

Sebastiana Papa


…Sia la madre molto avertita che non s’introduchino nel monastero qualche amicitia stretta fra le monache, procurando di levar l’occasione a tutto suo potere, non permettendo doni fra quelle, né che stiano nella medesima cella, mutandole anco luoco, se farà bisogno, et prohibendo che fra loro non si possano donare cosa alcuna, perché niuna cosa è di maggiore impedimento di servire al Signore che queste tali prattiche.
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…Della mortificazione dell’udito, dell’odorato, e del tatto… intorno a questo senso del tatto non mi è lecito spiegarmi di vantaggio, dico solamente che le religiose debbono usar tutta la modestia e cautela, non solo con altre persone, ma anche con loro stesse, affin di conservare la bella gioia della purità.
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da La cucina dei monasteri di Sebastiana Papa [1978]
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