giovedì 4 marzo 2010

Dorothy Porter - Relitti


E' ancora lì.
Intatto.
.
Chiudo gli occhi.
.
Quelle terribili verande assopite
possono sempre eruttare
.
intrappolandomi per l'eternità
in questa faglia di aspre sbalze di arenaria
e ciocche di foresta pluviale
incollate alle parti intime e tenere della valle
come peli pubici.
.
"Quella deliziosa sala da tè"
dice Fay sognante
"potrebbe esser fatta
con resti di vascello".
.
Io apro gli occhi
e li trascino
su quella rovina stecchita
.
" vedrai al prossimo incendio
come cola a picco"
.
.

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