![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGMibGgfT-97oz4gNns2wRMrmt9nkGnUElc08rsPXqDId400nWml_5U1jLu_n-gZItAAGMrS5KBCVgMCEPksxl-E3QhmOsQbJQ2vkg5uv9W8MLrztAOeXpVbOitjE6SI1gPW4QLRaKSQ/s400/daikichi_amano_1.jpg)
lunedì 22 marzo 2010
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Cupe tinte - Spesso le opere d’arte e la morte sono strettamente intrecciate le une all’altra. La realtà crudele espressa in immagini può essere sgradevole; eppure se l’energia che traspare dovesse essere riconosciuta cupa e ingiusta potrebbe non essere solo a causa di ciò che rappresenta. Dobbiamo piuttosto vederla come il tentativo di affrontare ciò che di oscuro c’è nelle nostre vite e nel mondo in cui viviamo, come un processo per mutare in comprensione le nostre incomprensioni.
Nessun commento:
Posta un commento