lunedì 8 marzo 2010

Gli omicidi di Ferrazzano

Valentina Maiorano
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Nel dicembre 2004, Izzo ottenne la semilibertà dal carcere di Campobasso per andare a lavorare in una cooperativa. Il 28 aprile, uccise Maria Carmela e Valentina Maiorano, rispettivamente moglie e figlia di Giovanni Maiorano, conosciuto in carcere. Le trovarono seppellite in giardino sotterrate tra terra e calce, tecnica per accelerare il processo di decomposizione, sotto 50 cm di terra, avvolti in sacchetti di plastica con mani e piedi bloccati da manette. La ragazzina era nuda.
L'omicidio scatenò durissime polemiche sulla presunta "leggerezza" con la quale Izzo usufruì di permessi premio durante la sua permanenza in carcere.
Izzo fu condannato nuovamente all'ergastolo, con sentenza confermata nei due successivi gradi di giudizio.
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La storia
Perchè Angelo Izzo uccide Maria Carmela Maiorano e sua figlia Valentina di appena 14 anni?
Per 40.000 euro.
Il doppio barbaro e agghiacciante delitto di Angelo Izzo racconta il lento e premeditato irretimento di una donna sola, il cui unico scopo - dopo una vita fallita - era quello di assicurare un futuro economico, alla propria bambina. Per i soldi che dovevano garantire quel futuro - 40.000 euro, una piccola eredità - Angelo Izzo ha ucciso strangolando prima l'una e poi l'altra - in un feroce rituale durato almeno mezz'ora - con la complicità e l'aiuto materiale di Luca Palaia, il suo amante. All'origine di tutto c'è l'amicizia tra due ergastolani: quella tra Izzo e Giovanni Maiorano. Si conoscono nel carcere di Campobasso. Stringono rapporti più stretti nel penitenziario di Palermo. Quando Izzo torna nel capoluogo molisano, e gode della semilibertà, l'amico, da Palermo, gli affida la protezione della moglie, Maria Carmela, e della figlia Valentina.
Sono due anime in pena, loro. Hanno appena di che sopravvivere. Ma possiedono un loro piccolo patrimonio: un terreno agricolo che di recente, la donna è riuscita a vendere per 40.000 euro. Che fare di quei soldi? Come investirli? E a chi rivolgersi, per un consiglio, se non all'amico Izzo?
Lui, l'affabulatore, quello che declama i classici e scrive libri, che riesce a circuire gli psicologi e chiunque gli ruoti intorno, fa vita comoda a Campobasso. Nelle sue frequentazioni della cooperativa "Città futura" si è fatta una propria corte di ammiratori: Luca Palaia, appunto, 21 anni, e Guido Palladino, un altro squinternato. Insieme bruciano soldi in cene e festini durante i quali - ha raccontato una prostituta di Campobasso - partecipavano ragazzi rimorchiati al Fortino dei Cannoni, i giardini pubblici. Le prestazioni erano per loro, Izzo e Palaia guardavano. Soldi dunque ne giravano, ma, forse, rateizzati e non sufficienti per tentare una fuga. Ecco, però, il miraggio dei 40.000 euro dell'eredità.
Quando Izzo raccoglie le confidenze di Maria Carmela, sembra si vanti di possedere già una decina di pizzerie sparse in tutta Italia. Perché non aprirne un'altra a metà. Lei avrebbe messo quei soldi, lui altrettanti. Vada, allora, per la pizzeria a Benevento. Maria Carmela però è titubante. Non sa chi dovrà fare la prima mossa e mettere fuori il denaro. Izzo la pressa. Tenta di capire dove la donna nasconde il gruzzolo. Quattro giorni prima dell'omicidio la porta della casa viene forzata: chi mai può aver tentato un furto in un'abitazione di poveri? Contemporaneamente ci sono i i preparativi della fuga, la pistola, i documenti falsi, l'eventuale rapina da compiere sulla via della libertà. Giovedì 28 aprile è l'ultima volta che Maria Carmela e Valentina vengono viste vive in paese, con una valigia in mano, alla fermata dell'autobus per Campobasso. Hanno ricevuto lo sfratto. Vanno ad abitare in una nuova casa offerta dall'amico Izzo.
Poi, il buio e l'orrore.
Due le ipotesi degli inquirenti:
- Izzo era riuscito ad avere quei 40.000 euro e voleva far sparire le vittime del suo raggiro.
- Izzo intendeva torchiare a fondo la donna e la sua bambina, per sapere dove fosse nascosto il denaro, e poi ucciderle. In ambedue i casi (l'acquisto della calce e delle manette) tutto era già stato stabilito.
E orrore si aggiunge all'orrore, sembrerebbe infatti che la piccola Valentina sarebbe stata spogliata, minacciata di violenza carnale, seviziata e uccisa sotto gli occhi della madre nell'estremo tentativo di farla parlare.
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