Homo homini lupus

Cupe tinte - Spesso le opere d’arte e la morte sono strettamente intrecciate le une all’altra. La realtà crudele espressa in immagini può essere sgradevole; eppure se l’energia che traspare dovesse essere riconosciuta cupa e ingiusta potrebbe non essere solo a causa di ciò che rappresenta. Dobbiamo piuttosto vederla come il tentativo di affrontare ciò che di oscuro c’è nelle nostre vite e nel mondo in cui viviamo, come un processo per mutare in comprensione le nostre incomprensioni.

venerdì 5 febbraio 2010

stato d'animo più che movimento artistico: il simbolismo - Fernand Khnopff

Fernand Khnopff – L’arte, o La sfinge, o Le carezze (1896)
Olio su tela – 50 X 150 cm – Musée Royaux des Beaux-Arts de Belgique, Bruxelles
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In questa tela enigmatica, Khnopff propone una metafora della singolare relazione intrattenuta con l’immaginario da un artista rinchiuso nella sua solitudine. Non si tratta tuttavia di una situazione fuori dal tempo, bensì della sofferta problematica dell’immaginario che è peculiare dell’epoca simbolista. Il giovane accarezzato rappresenta l’artista. I due visi sono accostati: l’artista posa la guancia contro il doppio ambiguo della sua ispirazione solitaria. Un rinvio all’isolamento e al piacere oscuro propri dell’universo dell’arte simbolista.