lunedì 25 gennaio 2010

James O'Barr - Il Corvo


Nella città dove gli angeli hanno paura di volare e i diavoli vengono a canticchiare, il sesso della notte scioglie i suoi neri capelli, sotto una luna giallo oppio. Qui, ombra tra le ombre, un fantasma terreno trema, non per il freddo d'ottobre, ma per un brivido erotico. Dice alla sua amante scomparsa: "Non saremmo dovuti venire qui, con la carne così delicata e il cuore così inesperto, ma come tigri nell'erba alta, come Gesù nel giardino del Getsemani. Abbiamo ingoiato le nostre paure e siamo venuti qui". Ora tutte le atrocità vengono riproposte come in un infinita replica."Siamo venuti, ma non saremmo dovuti rimanere. Sebbene avessimo inerzia, raggio e profondità, abbiamo preso in fretta l'ultimo treno per superare le nostre stesse morti".Così il corvo plana giù a spirale attraverso un sogno infranto ed il solo suono che emette è......come un urlo concavo!
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da Il corvo di James O'Barr
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