mercoledì 13 gennaio 2010

homo homini lupus: il Congo


E’ uno dei Paesi più ricchi eppure i suoi abitanti sono fra i più poveri del pianeta: prima sotto il dominio personale di Leopoldo 2° re dei Belgi che detiene il Congo come proprietà privata e che lo sfrutta all'inverosimile causando la morte per sfruttamento e esecuzioni di massa a sfondo raziale di quasi 20 milioni di persone; in seguito sotto il Belgio, infine «indipendente», il Congo viene sempre saccheggiato.
.
Nel 1950 su 14 milioni di persone solo 1500 persone sono qualificate «evolute» dai belgi.
.
Nel ‘58 inizia la lotta contro i colonizzatori; uno dei suoi leader è il giovane Patrice Lumumba.
.
Il 30 giugno ‘60 re Baldovino dichiara l’indipendenza. Dura solo 20 giorni: scatta una secessione [telecomandata da compagnie minerarie belghe e statunitensi] in Katanga, poi è guerra civile.
.
Il 17 gennaio 1961 il primo ministro Lumumba è assassinato dai ribelli. E il 18 settembre il segretario delle Nazioni Unite Dag Hammarskjold cade con l’aereo che lo porta in Congo, a una trattativa di pace. Unico “capo” dell’Onu morto “in missione” eppure anche lui viene subito dimenticato nell’amnesia collettiva che coinvolge chiunque abbia a che fare con il Congo: solo nel 1992 un’indagine conclude che quell’aereo fu sabotato, probabilmente da agenti inglesi e statunitensi, per conto di industriali belgi.
.
Nel 1965 il caos si coagula nel golpe di Mobutu Sese Seku: inizia una clepto-crazia lunga 32 anni, che rende grandi servigi a Belgio, Francia e Usa mentre impoverisce i congolesi. Il dittatore regala al suo popolo un po’ di demagogia [il nuovo nome Zaire, gli abiti tradizionali o l’organizzazione, nel ‘74, dello storico incontro di boxe fra Gorge Foreman e Mohamed Alì] mentre le rivolte vengono represse nel sangue. La stragrande maggioranza del giornalismo mondiale si distrae: di Congo si parla solo a proposito del virus Ebola.
.
Ancora nel ’91 il tiranno si salva dalla rabbia popolare con vaghe promesse e alimentando odi “etnici”: 20 mila morti e 200 mila sfollati ma purtroppo è solo l’inizio.
.
Nel 1993 e ‘94 nei vicini Burundi e Ruanda (nota 5) esplodono i massacri fra etnie hutu e tutsi: due milioni di profughi finiscono in Congo, combustibile per nuove tragedie. Nel ’96 la rivolta dei «banyamulenge» [di lontana origine tutsi ruandese] e poi l’offensiva delle truppe di Laurent Désiré Kabila precipitano il Congo nel sangue: nel ’97 già si contano un milione di morti e tre di profughi ma il mondo è sempre distratto. Delitti poco interessanti.
.
Il 16 maggio ’97, Mobutu crolla. L’uomo forte, appoggiato dagli Usa, è Kabila che però scontenta i suoi alleati. Nell’agosto 1998 scoppia la seconda guerra del Congo che si allarga a mezzo continente. Gli accordi di pace non danno esito. Il Paese è in pezzi: intere zone sotto il controllo di ribelli, mercenari o banditi. Fra agosto ’98 e maggio 2000 si contano un milione e 700 mila morti.
.
I rapporti di Amnesty International calcolano in 16 milioni i congolesi vittime di violazioni dei diritti umani, privati di alimenti e farmaci.
.
Nel novembre ’99 inizia la missione di pace [Monuc]: una sfida immensa con 15 mila «caschi blu»e costi oltre il miliardo di dollari.
.
I nomi di chi arma «i signori della guerra» sono noti: accanto, ancora una volta, alla belga Union Miniére ecco l’anglo-americana Corporation di Nicky Oppenheimer, la svizzera Swipco, la francese Filma, la britannica Lonhro [attraverso una filiale in Ghana], l’australiana Bhp, due società canadesi, una cinese… Si possono trovare in un rapporto del 2000 dell’Ogt [Osservatorio governabilità-trasparenza] congolese ma persino in due indagini delle Nazioni Unite che però non hanno destato l’interesse dei grandi mass media.
.
La prima disgrazia del “povero” Congo è la geologia. Diamanti, cobalto [primo al mondo], rame [sesto], zinco [ottavo], oro, manganese, uranio, catrame minerale e ancora petrolio, carbone, stagno, niobio, piombo, nichel. E coltan, materiale fondamentale per far funzionare cellulari e playstation. Terre vulcaniche fertilissime. Immense foreste, seconde solo all’Amazzonia, più enormi potenzialità agricole, per ora pochissimo sfruttate. Un Paese stra-ricco che resta al 167° posto nelle classifiche sullo sviluppo umano: persino il reddito pro-capite [di per sé ingannevole] colloca la popolazione molto sotto «la soglia della povertà».
.
Possiamo ancora allegare solo al nazismo la parola genocidio?
Sapete che in Belgio Leopoldo 2° è un eroe civilizzatore e i libri di storia non parlano di queste cose?
Chi controlla il mondo se non le potentissime compagnie economiche americane e europee... di cui non si sente parlare mai... ma che sono così forti da far passare sotto silenzio l'omicidio di un segretario dell'Onu e un genocidio lungo 60 anni.
.
.

Nessun commento:

Posta un commento