Homo homini lupus

Cupe tinte - Spesso le opere d’arte e la morte sono strettamente intrecciate le une all’altra. La realtà crudele espressa in immagini può essere sgradevole; eppure se l’energia che traspare dovesse essere riconosciuta cupa e ingiusta potrebbe non essere solo a causa di ciò che rappresenta. Dobbiamo piuttosto vederla come il tentativo di affrontare ciò che di oscuro c’è nelle nostre vite e nel mondo in cui viviamo, come un processo per mutare in comprensione le nostre incomprensioni.

venerdì 8 gennaio 2010

ar-T-ette - Pietro Longhi

Pietro Longhi - Pastorella che si ammira il seno (ca. 1740)

Bassano, Museo Civico

Nella Pastorella che si ammira il seno, del museo civico di Bassano, collocabile intorno al 1740, la giovane fanciulla confronta un fiore da poco colto con il bocciolo del suo capezzolo, un pretesto iconografico galante che stempera nel frivolo e rammenta altri dipinti della pittura emiliana coeva che trattano lo stesso tema. Un fondale scuro avvolge la scena e fa risaltare il biancore virgineo dell’incarnato dell’ingenua pastorella, felice delle sue forme che vede crescere e maturare orgogliosa giorno dopo giorno.