venerdì 18 dicembre 2009

Matsuo Bashō (1644-1694) / Cuno Amiet


Cuno Amiet - Paesaggio di neve, detto anche Grande inverno (1904)
Olio su tela - cm 178 x 235 - Parigi, museo d'Orsay
.
Su madera ya
Fukanu fue kiku
Koshita yami ni
.
Tempio di Suma – ascolto
Un flauto che nessuno suona
Nel bosco scuro d’ombre.
.
.
Un haiku arcanamente radicato nella filosofia Zen, per cui lo spazio interiore è musica profonda, nascente dal silenzio e dal vuoto.
.
Paesaggio di neve del pittore svizzero Cuno Amiet è un quadro di enormi dimensioni: occupa, infatti, oltre quattro metri quadrati. L'opera sorprende per lo spazio eccessivo che, nella tela, è riservato alle tonalità, sfumate e tenui, dei bianchi che mettono in evidenza la sagoma scura di uno sciatore. La dimensione di quest'ultimo è talmente piccola da risultare, per contrasto, insignificante. Al di là della rappresentazione di uno sfarzoso paesaggio alpino, il pittore vuole forse rappresentare, in maniera simbolica, l'attraversamento di un deserto bianco, accecante e silenzioso. La traiettoria dello sciatore è anche il simbolo di un percorso morale?
.
La vita scorre inesorabile nonostante la maestosità schiacciante di questa natura ostile. La scia lineare e sinuosa che affiora in mezzo a pennellate che riproducono tanti e soffici fiocchi di neve, lo dimostra. Lo sciatore avanza, deciso ad arrivare verso una meta invisibile, poiché situata fuori-campo ma della cui esistenza, come della capacità dello sciatore di raggiungerla, non dubitiamo. Una simile determinazione riesce a mitigare l'impressione di fragilità dell'uomo in questo paesaggio solenne.
.
.

Nessun commento:

Posta un commento