mercoledì 2 dicembre 2009

il pittore poeta: Mark Chagall


Mark Chagall - To My Betrothed (1911)
Gouache, oil and water-color on paper - 61 x 44.5 cm
The Philadelphia Museum of Art, Philadelphia, PA, USA
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Ossessionato dalle allucinazioni nostalgiche, il pittore le riproduceva come in questo quadro così come si formavano nella sua mente: irrazionali e fantasmagoriche, con una rappresentazione della realtà nei suoi assi d’orientamento (alto e basso, destra e sinistra, lontano e vicino), assolutamente contraria alla classica visione del mondo. Una figura umana può essere più grande degli edifici, le isbe russe vengono dipinte all’inverso, nelle pance delle cavalle gravide si vedono gli embrioni comodamente addormentati, le mucche naturalmente volano nell’aria e i violinisti suonano sui tetti. Eppure una certa logica è ben presente in queste immagini così eccentriche: una logica specifica, ma severamente rigida. E basta rileggere le favole russe, e non soltanto quelle, per capire che si tratta della logica della favola.
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