Homo homini lupus

Cupe tinte - Spesso le opere d’arte e la morte sono strettamente intrecciate le une all’altra. La realtà crudele espressa in immagini può essere sgradevole; eppure se l’energia che traspare dovesse essere riconosciuta cupa e ingiusta potrebbe non essere solo a causa di ciò che rappresenta. Dobbiamo piuttosto vederla come il tentativo di affrontare ciò che di oscuro c’è nelle nostre vite e nel mondo in cui viviamo, come un processo per mutare in comprensione le nostre incomprensioni.

martedì 8 settembre 2009

Vincent Van Gogh

Vincent Van Gogh - Autoritratto con orecchio fasciato (1888)

Il pomeriggio del 23 dicembre 1888 van Gogh rincorse per strada l'amico Gauguin (che in quel periodo era andato a stare da lui ad Arles) con un rasoio, rinunciando ad aggedirlo quando Gauguin si voltò, affrontandolo. Tornato a casa, mentre Gauguin andò ad alloggiare in albergo in attesa di lasciare Arles l'indomani, van Gogh, in preda ad allucinazioni, si tagliò metà dell'orecchio sinistro, lo incartò, lo consegnò ad una prostituta del bordello che era solito frequentare insieme a Gauguin e tornò a casa a dormire. La mattina seguente venne fatto ricoverare dalla polizia in ospedale e ne uscì il 7 gennaio 1889.