Perché il sesso ci trasporta dove la morte non ha domini e dove il tempo varca i confini, cosi che anche le storie di sesso imperfetto hanno contribuito ad allontanare il senso del nulla.
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Parlava, parlava… parlava e rideva. Penso che chi ci osservasse da fuori avesse seri dubbi a capire chi dei due era più ebete. La guardavo in quegli splendidi occhi celesti, ogni tanto annuivo ma non ne potevo veramente più. Molto più spesso mi estraniavo da tutto e fissavo sulla sua bocca, unico obiettivo di quella serata. Metterlo in bocca: una vera e propria passione, il massimo. Scoparle era come “Vent’anni dopo” di Dumas, un altro libro rispetto a “I tre moschettieri” un secondo capitolo da affrontare dopo, con calma, in un secondo momento. Lei continuava a parlare e io le osservavo i riflessi delle iridi, peccato che – oltre – dentro – ci fosse il classico neurone-particella-di-sodio dell’acqua Lete.
1.4
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Parlava, parlava… parlava e rideva. Penso che chi ci osservasse da fuori avesse seri dubbi a capire chi dei due era più ebete. La guardavo in quegli splendidi occhi celesti, ogni tanto annuivo ma non ne potevo veramente più. Molto più spesso mi estraniavo da tutto e fissavo sulla sua bocca, unico obiettivo di quella serata. Metterlo in bocca: una vera e propria passione, il massimo. Scoparle era come “Vent’anni dopo” di Dumas, un altro libro rispetto a “I tre moschettieri” un secondo capitolo da affrontare dopo, con calma, in un secondo momento. Lei continuava a parlare e io le osservavo i riflessi delle iridi, peccato che – oltre – dentro – ci fosse il classico neurone-particella-di-sodio dell’acqua Lete.
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