
Reglos für Augenblicke ähneln sie
Spinnen von fern wie sie an
speichelsilbrigen Fäden hängen oder
Matrosen in blitzender Takelage vor
Hochhausfenstern, die das Licht
gegenüberliegender Hochhausfenster spiegeln,
Fassadenkletterer in derselben nervösen
Schwingungsstille wie das
kaum merkliche
Flimmern der Iris beim Aufblick.
Später sieht man aus Stahlseilen
Feingeknüpft ihre Kokons
Hoch über Straßenschluchten gehängt,
die gespenstischen Schaukeln.
Kein Wunder, daß sie so leicht sind.
Was für seltsame Lebewesen
In diesem kalten Monat November.
Così fermi in certi momenti sembrano
Ragni visti da lungi, sospesi come sono
Ai loro fili argentei di saliva o anche
Marinai nel lampeggio d’alberi a sartie a ridosso
Di finestre di grattacieli, che specchiano
Finestre di grattacieli di fronte,
scalatori di facciate nello stesso teso
oscillante silenzio come il
quasi impercettibile
baluginio dell’iride in chi leva lo sguardo.
Poi si vedono di cavi d’acciaio
Finemente tessuti i loro bozzoli
Sospesi sopra gole di strade,
le spettrali altalene.
Non c’è da stupirsi se sono così leggeri.
Che strani, strani viventi
In questo freddo mese di novembre.
Spinnen von fern wie sie an
speichelsilbrigen Fäden hängen oder
Matrosen in blitzender Takelage vor
Hochhausfenstern, die das Licht
gegenüberliegender Hochhausfenster spiegeln,
Fassadenkletterer in derselben nervösen
Schwingungsstille wie das
kaum merkliche
Flimmern der Iris beim Aufblick.
Später sieht man aus Stahlseilen
Feingeknüpft ihre Kokons
Hoch über Straßenschluchten gehängt,
die gespenstischen Schaukeln.
Kein Wunder, daß sie so leicht sind.
Was für seltsame Lebewesen
In diesem kalten Monat November.
Così fermi in certi momenti sembrano
Ragni visti da lungi, sospesi come sono
Ai loro fili argentei di saliva o anche
Marinai nel lampeggio d’alberi a sartie a ridosso
Di finestre di grattacieli, che specchiano
Finestre di grattacieli di fronte,
scalatori di facciate nello stesso teso
oscillante silenzio come il
quasi impercettibile
baluginio dell’iride in chi leva lo sguardo.
Poi si vedono di cavi d’acciaio
Finemente tessuti i loro bozzoli
Sospesi sopra gole di strade,
le spettrali altalene.
Non c’è da stupirsi se sono così leggeri.
Che strani, strani viventi
In questo freddo mese di novembre.
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