venerdì 16 ottobre 2009

Cannibalismo


Cannibalismo guerriero:
Al termine di una battaglia o di una guerra, viene celebrato un pasto rituale durante il quale ci si ciba della carne dei nemici caturati e uccisi. Il significato psicologico è quello di introiettare la forza e le virtù del nemico per farle diventare proprie.

Cannibalismo religioso:
Cibarsi di carne umana fa parte della tradizione culturale di alcuni popoli. Si sacrifica la vittima allo scopo di ingraziarsi una qualche divinità o pensando di poter acquisire le virtù stesse del defunto, se si ritiene che questo sia una persona particolarmente meritevole.

Cannibalismo per "gusto":
E' tipico dei serial killer antropofagi che, una volta catturati, dichiarano di aver banchettato con le carni delle loro vittime semplicemente per il gusto di assaporare la carne umana che ritengono "molto saporita". Alcuni di essi dichiarano anche di essere entrati in un circolo di assuefazione e di non poterne fare a meno, come nel caso dell'assasino francese Nicholas Claux.

Cannibalismo psicotico:
Il soggetto uccide e mangia la sua vittima "perche'lo ha ordinato Dio".Si tratta di un delirio schizzofrenico in cui il soggetto ha delle allucinazioni ed è convinto di essere un messaggero divino e di avere un compito da portare a termine.

Cannibalismo amoroso:
Il soggetto mangia la sua vittima perchè non vuole che questa lo abbandoni e, cibandosi di alcune parti del suo corpo, è sicuro che non abbandonerà mai.Si tratta di una forma di amore estremamente perverso: in questo modo l'oggetto amato viene introiettato e avviene un processo fusionale fra i due. Di solito, è il corollario di uno stato psicotico esistente nel cannibale.
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