giovedì 28 gennaio 2010

Orfeo e Euridice


John William Waterhouse - Nymphs Finding The Head Of Orpheus (1900)
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La storia si svolge in Tessaglia, poco prima che i due fossero uniti in matrimonio.
Aristeo, invaghitosi di Euridice, futura sposa del fratellastro, la inseguì col tentativo di violentarla.
Euridice, fuggendo da Aristeo, calpestò inavvertitamente un serpente e morì per il suo morso.
Orfeo non avrebbe potuto vivere senza la sua Euridice, suo unico amore, decise allora di affidarsi all’unica arma che conosceva, la sua lira.
Si incamminò così verso la strada dell’Ade deciso a riportare in vita Euridice.
Orfeo è il quarto personaggio che scende negli inferi da vivo, prima di lui Teseo, Giasone ed Eracle.
Orfeo è il primo a farlo per amore di una donna.
Giunto nell’Oltretomba la sua musica non soltanto incantò Caronte, il traghettatore e placò il cane Cerbero che lo fece passare senza problemi, ma riuscì anche a far cessare temporaneamente le torture dei dannati.
Il suo canto arrivò fino al cuore dei sovrani degli Inferi, Ade e Persefone che, mossi a compassione, acconsentirono a restituire Euridice al suo sposo.
Orfeo dunque aveva ottenuto l’impossibile: Euridice poteva finalmente seguirlo e far ritorno con lui nella terra dei vivi, ma ad una condizione:
ch’egli non si voltasse a guardarla finché non fossero giunti alla piena luce del giorno.
Euridice seguì Orfeo su per l’oscura voragine, guidata dal suono della lira, ma appena spuntò un primo raggio di luce Orfeo si voltò impaziente di vederla e così Euridice viene riportata nelle profondità degi inferi per sempre.
Inutilmente Orfeo tentò di inseguirla: Euridice, tornata ombra, era scomparsa e la strada che conduceva agli inferi gli era stata sbarrata.
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