lunedì 16 novembre 2009

Piede cinese


Il piede fasciato, piccolo e a forma di mezzaluna, suscitava un forte impulso erotico negli uomini cinesi, che bramavano toccarlo. Esistevano diverse tecniche di manipolazione e il piede veniva anche portato alla bocca. Kathryn Harrison, nel suo romanzo I piedi della concubina, descrive un rapporto anale reso possibile dalla forma affusolata (le quattro dita sono ripiegate sotto la pianta).
La punta dei piedi che sporge dall'orlo dei pantaloni, spesso sottolineato da un bordo colorato, svolgeva la stessa funzione dei seni in Occidente, stimolando l'immaginazione e partecipando al gioco del mostrare e nascondere.
Le difficoltà di deambulazione costringevano ad un'andatura oscillante, come del resto i tacchi a spillo, e mantenevano i muscoli delle gambe sempre in tensione, modellandole. Gli uomini ritenevano che la diversa andatura stimolasse l'ingrossamento dei muscoli adduttori delle gambe (muscoli che avvicinano le gambe fra loro), provocando così un restringimento della vagina.
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