
L’inglese Daily Mail dà notizia della riduzione della pena concessa al cannibale russo Sergey Gavrilov – condannato per avere ucciso, macellato e mangiato la madre – in quanto, secondo il giudice, l’uomo sarebbe stato in parte motivato dalla legittima necessità di nutrirsi. Gravrilov, 27 anni, aveva infatti confessato: “Non mi è molto piaciuta la carne, troppo grassa, ma avevo tanta fame”. Il giovane aveva ammazzato la mamma per rubarle la pensione ma, rimasto al verde dopo due giorni di bagordi, si era dovuto accontentare di pietanze fatte con pezzi del suo cadavere. Aveva appena finito le gambe quando è stato scoperto dopo circa un mese. Comunque, la sentenza è stata accorciata da 15 anni a 14 anni e tre mesi perché si era dichiarato colpevole e perché “aveva solo fame”. (Fonte)
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