
Era in piedi in mezzo al salotto, e le sue braccia sollevate e congiunte, che i bracciali di Roissy assicuravano mediante una catenella all’anello del soffitto da cui pendeva un lampadario, le facevano sporgere i seni. Sir Stephen li accarezzò, poi le baciò la bocca, una volta, più volte (Non l’aveva mai baciata). E quando le ebbe messo il bavaglio, che le riempì la bocca del suo sapore di tela umida, e le ebbe spinto la lingua in fondo alla gola, sistemandolo in modo che potesse a malapena morderlo, la prese delicatamente per i capelli. Tenuta in equilibrio dalla catena, O vacillò sui piedi nudi. “Scusami, O” mormorò (non le aveva mai chiesto scusa), poi la lasciò, e colpì.
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Da Histoire d’O di Pauline Réage
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Da Histoire d’O di Pauline Réage
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...seduto sul pavimento appoggiato sul puf contro cui l'aveva rovesciata all'inizio della serata...giocherellava con la frusta di cuoio.Al primo passo che lei fece la sua gonna lo sfiorò.Egli sollevò la testa e le sorrise,chiamandola col suo nome,e si alzò a sua volta.Le accarezzò dolcemente i capelli,le lisciò le sopracciglia con la punta del dito,le baciò dolcemente le labbra.A voce alta, le disse che l'amava.O,tremante,si avvide con terrore che gli rispondeva "Ti amo" e che era vero.
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