
preparati di Girolamo Segato: Busto"pietrificato" di giovane donna
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Cartografo, naturalista, viaggiatore: come sostiene Donatella Lippi “il bellunese Segato fu veramente spirito eclettico, figlio del Settecento classificatore e razionalista, curioso e dissacratore. Studioso di chimica e di mineralogia, tornò dai suoi viaggi in Egitto con la passione per la mummificazione e con l'ambizione di sfidare il tempo, elaborando una tecnica che consentisse la conservazione dei corpi dopo la morte. Questo procedimento di apparente ‘ pietrificazione ' è ancora avvolto nel mistero ("portò il suo segreto nella tomba") , in quanto egli non volle rivelarlo, nonostante le critiche dei suoi contemporanei ed i numerosi tentativi di imitazione. Le sue realizzazioni sono oggi raccolte in gran parte nel Museo del Dipartimento di Anatomia, Istologia e Medicina Legale dell'Università degli Studi di Firenze, a cui il Museo di Storia della Scienza di Firenze e il Museo Civico di Belluno hanno affidato la conservazione dei loro reperti.”Alcuni preparati sembrano impregnati di sostanze minerali, altri sembrano solo disidratati. Sono diventati famosi un busto di giovane donna, un tavolino nel quale l'intarsio, invece che da frammenti di minerali, è costituito da sezioni di organi umani, e una scatola con altri pezzi, tra cui sezioni di uteri, reni, e una bellissima fetta di salame... Famosissimo ai suoi tempi , a Segato furono dedicate opere teatrali e odi in versi. Visse gli ultimi anni della sua vita a Firenze, ed è sepolto a Santa Croce, tra i grandi della patria, accanto a Michelangelo e Machiavelli.Un recentissimo convegno tenuto presso il Dipartimento di Anatomia, Istologia e Medicina Legale dell'Università degli Studi di Firenze, a cura della Prof.ssa Lippi, ha rilanciato la figura e l'opera di Segato. Vari preparati sono stati ora radunati in questa sede, classificati, e molti sono in attesa di restauro per i danni subiti durante l'alluvione di Firenze del 1966.
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