
Lo so, lo ammetto è difficile che io ti guardi e ti veda contemporaneamente! Non è colpa mia, il fatto è noto: io non appartengo allo stesso sistema solare delle creature che mi circondano.
Mi spiego.
La ditta dove lavoro conta un centinaio di persone. Io, che oltre al lavoro di scrivania svolgo anche un compito che presuppone un certo movimento in giro per l’azienda, mi trovo a incontrare giornalmente la quasi totalità del personale. A inizio giornata tutto bene:
- Buongiorno
- Buongiorno
…
- Salve
- Salve
…
- Buongiorno
- Buongiorno
.
A un certo punto della mattinata il mio vagare estraniato comincia a creare dei problemi infatti arrivati intorno alle nove non ricordo più chi ho e chi non ho salutato. Più che un fatto di Alzheimer la cosa rientra nel concetto che tolte due-tre persone non mi interessa un accidente di nessuno. Vedo una persona, sono convinto di averla salutata e invece il ricordo appartiene al giorno precedente o in alcuni casi addirittura a quello prima. Questo perchè praticamente vivo tutto il mio tempo qui dentro e quelle poche “ore di aria” non mi permettono di resettare la mente, come si dovrebbe, su cose e persone.
Allora che fare? Potrei salutare tutti indistintamente fino intorno alle 13 dando per scontato il saluto nel pomeriggio; così facendo però rischierei di salutare ad libitum la stessa persona per tutta la mattina gettandola nel panico ogni volta che mi vede da lontano.
Non salutare più nessuno è assolutamente improponibile e quindi…?
E quindi si continua come sempre fregandosene se qualcuno “salta” e se un altro ne becca un paio o tre.
Una soluzione a pensarci bene ci sarebbe, si potrebbe stabilire di salutarci un'unica volta a inizio settimana e poi fanculo per il resto dei giorni, in fondo… chi ci ha riunito tutti insieme? Chi cazzo vi conosce?!
.
.
Nessun commento:
Posta un commento