Homo homini lupus

Cupe tinte - Spesso le opere d’arte e la morte sono strettamente intrecciate le une all’altra. La realtà crudele espressa in immagini può essere sgradevole; eppure se l’energia che traspare dovesse essere riconosciuta cupa e ingiusta potrebbe non essere solo a causa di ciò che rappresenta. Dobbiamo piuttosto vederla come il tentativo di affrontare ciò che di oscuro c’è nelle nostre vite e nel mondo in cui viviamo, come un processo per mutare in comprensione le nostre incomprensioni.

lunedì 19 ottobre 2009

Arte e follia: Carlo Zinelli

Carlo Zinelli - "Ballerine" nere su sfondo giallo (1963)
Tempera su carta - 70 X 50 cm - Fondazione Culturale C.Z., San Giovanni Lupatoto
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I luoghi talvolta aprono a confidenze che dipanano l’oscurità lasciando tuttavia intatte magia e illusione. Spazio di apertura radicale, bordo che esige una profondità senza riserve, il luogo in cui Carlo Zinelli è vissuto come uomo e “nato” come artista è quello del margine.
Margine non come linea di demarcazione ma come luogo dai contorni permeabili, sede della contaminazione, dell’incontro, della convivenza tra gli opposti. Zona “intermedia” capace di osptare quella commistione tra diversi campi disciplinari che rende vivo e fertile il dibattito, ancora aperto, in merito all’intreccio tra equilibrio psichico e dimensione artistica.