
Il più famoso vascello fantasma, che ancor oggi terrorizza chi lo incontra, è lui: l’Olandese volante.
In realtà, Olandese volante è l’appellativo del suo capitano, un uomo olandese che non conosceva la paura e la cui arroganza fu tale da fargli sfidare il mare e il Cielo.
Il vascello, carico di merce da rivendere, navigava placidamente vicino al Capo di Buona Speranza; l’intento era di passare il Capo in navigazione e proseguire nella rotta. Tuttavia, una tremenda tempesta sembrava profilarsi all’orizzonte, tanto che i marinai cominciarono, in cuor loro, a sperare di fermarsi qualche giorno in porto in attesa che tornasse il sereno.
Ma il Capitano sembrava non curarsi affatto del peggioramento del tempo e anzi, tranquillo come al solito, non aveva alcuna intenzione di invertire la rotta.
La tempesta infine arrivò: le onde si fecero enormi, il vento fischiava forte tra le vele, il timone era quasi ingovernabile. I marinai aspettavano ordini dal Capitano: ma lui proseguiva imperterrito, senza far ammainare le vele, senza decidere di tornare indietro.
La tempesta peggiorò: il vascello sembrava impazzito in balia delle onde, le vele sbattevano al limite della rottura, enormi frangenti si abbattevano sul ponte con feroci secchiate d’acqua.A quel punto, i marinai terrorizzati decisero di proporre al Capitano di ammainare le vele o di tornare indietro: per tutta risposta, egli cominciò a urlare come impazzito, bestemmiando il Cielo e la terra, e giurando a sé stesso che a tutti i costi avrebbe superato il Capo, nonostante la tempesta. Gli occhi sembravano quelli di un folle, le urla rivolte all’equipaggio erano senza freni.Fu così che iniziò l’ammutinamento. Il Secondo tentò di prendere il comando, pensando che il Capitano fosse del tutto impazzito, ma ciò non fece altro che scatenare l’ira di questi, che lo freddò con un colpo di pistola.
Mentre l’ufficiale giaceva esanime sul ponte, e il Capitano ancora impugnava l’arma, si intravide la figura di un vecchio, come fatta di nebbia, che si avvicinò pian piano.
- Torna indietro, pentiti per i tuoi atti.
- Mai. Passerò il Capo, e tu sparisci!
E, così dicendo, cercò di sparare un colpo anche al vecchio: ma l’arma gli esplose tra le mani.La strana figura sparì senza lasciar traccia di sé ma, in quell’istante, la tempesta si fece ancor più indomabile, il vento strappò le vele e le onde travolsero il Vascello.
Ancor oggi, l’Olandese volante vaga per il mare, a scontare la maledizione ricaduta su di lui per le sue colpe. E’ condannato a vagare in eterno, tormentato dalla fame e dalla sete, sfinito dal sonno non concessogli. Ha un equipaggio di scheletri e fantasmi.
La sventura dell’Olandese si estende anche a chi ha la sfortuna di incontrarlo: egli è infatti foriero di disgrazie e decessi.
Talvolta, dal vascello parte una piccola imbarcazione rossa che porta alcune lettere: se le si legge, si muore. L’unica maniera per salvarsi dalle sventure portate dal vascello è... abbracciare la polena della propria barca.
AVVISTAMENTI:
- 1835, Capitano ed equipaggio di una nave inglese;
- 1865, nave a vela americana Generale Grant; naufragio della nave;
- 11 giugno 1881, H.M.S. Bacchante, Marina Reale Inglese; morte della vedetta che lo aveva avvistato;
- 1881, quattro navi da guerra britanniche; morte del Comandante e del marinaio che lo avvistò;
- Marzo 1939, dozzine di bagnanti sulle coste sudafricane di Glencairn;
- 1942, 4 bagnanti sulle coste di Cape Town;
- II Guerra mondiale, sottomarini tedeschi U-bootes... i tedeschi perdono la guerra
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