mercoledì 22 luglio 2009

Giorgio Caproni - Stornello

Una delle statue del cimitero monumentale di Staglieno a Genova
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Mia Genova difesa e proprietaria.
Ardesia mia. Arenaria.
Le case così salde nei colori
a fresco in piena aria,
è dalle case tue che invano impara,
sospese nella brezza
salina, una fermezza
la mia vita precaria.
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Genova mia di sasso. Iride. Aria.
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[da Tutte le poesie, Garzanti]
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Genova, città dove Caproni visse da ragazzo, è qui indicata nella sua concretezza, con le sue case solide e colorate che al tempo stesso, "sospese nella brezza", rimandano a un'idea di precarietà. In questa duplice e rapidissima descrizione, esse assumono un valore simbolico: diventano infatti metafora della vita del poeta, fragile e precaria ma sempre rivolta alla ricerca di una certezza che non è facile trovare. La negatività, la fatica di vivere è appena accennata, anche se in modo deciso e preciso ("la mia vita precaria"), e la contraddizione dell'esistenza è risolta in immegini lievi e luminose e da un canto arioso e popolare (al quale lo stesso titolo fa riferimento).
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