venerdì 26 marzo 2010

T'ammazzerei!


T'ammazzerei...! Quante volte capita di dirlo tra il serio e il faceto... Ma certe volte... certe volte...
.
Facciamo un passo indietro.
.
- Eccolo! V3l3no! tu che hai una buona mano (adulatori del cazzo) perchè non vieni in clinica (psichiatrica) e fai un pò di volontariato con una ragazza appassionata di pittura?
- Ma... veramente... non ho tempo... lo sai, poi, che sono un orso...
- Dai, su! Bastano 1-2 ore a settimana, basta che te ne prendi un pò cura, per loro è importante.
- Boh... non saprei... ma di me chi si prende cura?
- Eheheh... dai... dai...
.
Non crediate che sono una bella persona, che fa volontariato... ch'è impegnata... ne avrei fatto volentieri a meno... sarei più volentieri uscito dal lavoro e andato al pub, poltroncina di vimini, musica jazz di sottofondo, un Negroni, due anacardi... Ma mi ci sono trovato invischiato e via...!
.
- Ciao io sono X
- Piacere V3l3no, ho portato queste tavole di Cezanne... vogliamo copiarle?
- Io non sono brava coi colori...
- Vabbè... cominciamo poi si vedrà.
.
- V3l3no sono molto migliorata da quando mi segui (adulatrice del cazzo) ho deciso di iscrivermi a una scuola di fumetto, che ne pensi, mi darai una mano?
- [Mmmmh!, lascia perdere...] Ok, se te la senti... Una mano? ma certo... [Uff...]
.
- V3l3no sto disegno proprio non mi viene, me lo fai tu?
- Io? ma guarda che il maestro mica è scemo, s'accorge ch'è un'altra mano.
- No, no, tu lo fai e io lo copio, che vedendolo dal tuo mi viene più facile.
- Vabbè...
.
E così io disegno e lei giocherella con le matite... Vi assicuro che dopo 9 ore di lavoro in fabbrica non è divertente fare un disegno come quello della foto. Gli occhi sbarellano, cambiano direzione da soli rispetto a dove li hai puntati... La luce della saletta della clinica non è adatta. Le costole partono bene ma non si sa dove vanno a finire... Gli spazi diventano ossa e le ossa spazi, come in un disegno allucinato di Escher.
Aiuto, voglio uscire da quiiiii... ho bisogno d'aria!
.
- Ok? Va bene? Ti piace? Però questa è la prima e ultima volta. I compiti devi farli da sola.
- Va bene, grazie, grazie... ti voglio bene...
.
Naturalmente fu la prima ma non l'ultima volta, e fu dura. Poi un giorno arrivò una telefonata:
.
- Pronto V3l3no... sono X... ho fatto un guaio grosso...
- Dove sei? in questura? devo venirti a prendere...?
- No, no, niente di questo... si tratta dei disegni...
- E quindi...?
- Ho litigato con la terapeuta, mi sono innervosita (!!!) e li ho strappati...
- Hai strappato i disegni...? anche quelli per l'esame...?
- Si!
- Mica avrai strappato anche i miei?
- Si!
- Tutti...?
- Si. Tutti, mi dispiace.
- Ecco appunto! Ti dispiace? T'ammazzerei [...cazzo!]!
.
Tutto qulle che rimane di quei disegni sono delle foto fatte col cellulare, scuri e con dominanti giallognole per via della luce precaria. Sono un lontano ricordo, reso tale magari dal fatto, che in fondo, non l'ho mai fatti con amore...
.
.

Nessun commento:

Posta un commento