venerdì 26 febbraio 2010

ar-T-ette - David Bowers


David Bowers - Venus e rabbits (2003)
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Stultifera Navis (The Ship of Fools): The Medieval Satire of Sebastian Brant


VII. Of Trouble-Making
Woodcut attributed to Albrecht Dürer
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Copyright © 2002 by the University Libraries, University of Houston. All Rights Reserved.

Stato d'animo più che movimento artistico: il simbolismo - Charles Maurin


Charles Maurin - Maternità (1913)
Olio su tela - 80 x 100 cm - Musée Crozatier, Le Puy
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Tela originale per il modo in cui l'artista ha inserito nel paesaggio, come tanti pezzi di un puzzle, tutte queste coppie di madre-bambino che sono altrttante reminescenze o visioni.
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Nick Hornby


Ecco, per stilare una classifica, le cinque più memorabili fregature di tutti i tempi, in ordine cronologico:
1) Alison Ashworth
2) Penny Hardwick
3) Jackie Allen
4) Charlie Nicholson
5) Sarah Kendrew.
Ecco quelle che mi hanno ferito davvero. Ci vedi forse il tuo nome lì in mezzo, Laura? Ammetto che rientreresti fra le prime dieci, ma non c'è spazio per te fra le prime cinque; sono posti destinati a quel genere di umiliazioni e di strazi che tu semplicemente non sei in grado di appioppare.
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da Alta Fedeltà di Nick Hornby
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quotidie morimur


Questo è un video del grande regista armeno Artavazd Pelechian.
Io lo trovo fantastico. Se decidete di vederlo trovate un attimo, anzi 6:30', di calma e guardatelo dall'inizio alla fine senza interromperne la magia.

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Charles Baudelaire - Il crepuscolo della sera


Ecco la dolce sera, amica del criminale;
Arriva come un complice a passi felpati: il cielo
Lentamente si chiude come un'immensa alcova,
E l'uomo impaziente si muta in una belva.
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da Tableaux Parisiens di Charles Baudelaire
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invisibile



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Beau White


Beau White - La Cucaracha (2009)
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Beau White


Beau White - Becoming A Man (2008)
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Ivan Aivazovsky and Ilya Repin


Ivan Aivazovsky and Ilya Repin - Pushkin's Farewell to the Sea (1887)
Oil on canvas - The Central Pushkin Museum, Pushkin, Russia
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"E' tutta colpa tua!"


Il contadino polacco Leszek Stepien, di 62 anni, è stato incriminato per la conduzione in stato di ebbrezza di un camion e di un cavallo – simultaneamente. L’avventura dell’uomo è iniziata quando, trovando il veicolo in panne, ha deciso di utilizzare il suo cavallo per trainarlo dal meccanico. Essendo ubriaco è riuscito prima a scontrarsi con un auto e poi a finire sul guardrail, rovesciando il mezzo sulla strada. Secondo i testimoni, quando è stato estratto dall’abitacolo è sceso urlando al cavallo: “Questo è tutta colpa tua!” (Fonte)
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giovedì 25 febbraio 2010

le solitudini di Edward Hopper


Edward Hopper - Night Windows (1928)
New York, The Museum of Modern Art
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L'illuminazione all'interno della casa e il movimento fluttuante della tendina verso l'esterno indicano che gli avvenimenti nel quadro stiano giocando sia all'interno che all'esterno, ma Hopper, come spesso accade, lasciandoci trarre delle conclusioni dà informazioni frammentarie.
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Albert Camus


Bisogna amarsi molto per suicidarsi.
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Camus muore in un incidente d'auto (nel quale perde la vita anche il suo editore Michel Gallimard) presso Villeblevin vicino Sens (Yonne). Nelle sue tasche fu trovato un biglietto ferroviario non utilizzato. Probabilmente aveva pensato di usare il treno, cambiando idea all'ultimo momento. In passato aveva più volte sostenuto che il modo più assurdo di morire sarebbe stato proprio in un incidente automobilistico.
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Caravaggio dipingeva con l'ausilio delle lucciole


Caravaggio - Davide con la testa di Golia (1606-1607)
Olio su tela - 90,5 x 116 cm - Vienna, Kunsthistoriches Museum, Gemäldegalerie
la testa mozzata di Golia sarebbe un autoritratto del pittore
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E' questa l'affascinante scoperta della studiosa Roberta Lapucci, capo dipartimento del settore conservazione dell'Università americana Saci di Firenze, scopritrice delle tecniche sperimentate da Caravaggio che, per cogliere appieno le potenzialità della luce, aveva trasformato il suo studio romano in una gigantesca camera ottica.
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La nuova scoperta di Roberta Lapucci è stata illustrata dal mensile 'Stile arte' in edicola in questi giorni. Caravaggio, secondo lo studio della Lapucci, aveva messo a punto una ricetta a base di coleotteri luminosi distillati e seccati, dalla quale ricavava una polvere, già nota a Giovan Battista della Porta, quando nel 1558 scrisse il suo Naturalis Magiae.
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L'artista aveva fatto realizzare un buco nel soffitto del suo studio per consentire la penetrazione della luce che, attraverso l'uso combinato di uno specchio concavo e di una lente biconvessa, proiettava sulla superficie della tela l'immagine del soggetto messo in posa. Ma i mutamenti di luminosità e quelli dei modelli, secondo la Lapucci, obbligavano il maestro a multi-proiezioni, risolte nel dipinto alla stregua di un puzzle. Caravaggio, secondo lo studio, affinò progressivamente il suo metodo, realizzando assemblaggi sempre più sofisticati e migliorando gli esiti di profondità spaziale, anche grazie alle lucciole. Le ultime analisi dimostrano, infatti, la presenza di materiali fotosensibili nei suoi quadri, quali argento, arsenico, magnesio, zolfo e iodio.
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L'uso di tali sostanze avrebbe consentito al pittore di fissare temporaneamente l'immagine sulla tela, consentendogli di lavorare al buio. Così Caravaggio sarebbe riuscito a ottenere una riproduzione ferma e monocroma simile ad una fotografia, evitando gli incresciosi inconvenienti dovuti al movimento della proiezione. Avrebbe perciò utilizzato un abbozzo a base di biacca e distillato di lucciole per tracciare le linee essenziali della composizione, che all'interno della camera ottica avrebbe prodotto un effetto fluorescente.
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Fernando Pessoa - Tudo que sou (Tutto quel che sono)


Tudo que sou não é mais do que abysmo
Em que uma vaga luz
Com que sei que sou eu, e nisto cismo,
Obscura me conduz,
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Um intervallo entre não-ser e ser
Feito de eu ter lugar
Como o pó, que se vê o vento erguer,
Vive de ele o mostrar.
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Tutto quello che sono non è altro che abisso
in cui una vaga luce
con cui so che sono io e incerto medito
oscura mi conduce,
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un intervallo tra non essere e essere
fatto del mio aver luogo,
come la polvere, che si vede il tempo alzare,
vive del suo mostrarla..
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da Il mondo che non vedo, poesie ortonime di Fernando Pessoa
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Santiago Rodríguez Olazábal


Santiago Rodríguez Olazábal - La eficacia de la palabra (2001)
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Maggie Taylor


Maggie Taylor - A drift (2005)
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Serge Sunni


Serge Sunni - Another Holy Mother
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Serge Sunne


Serge Sunne - Ghost Ship
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Joseph Mallord William Turner


William Turner - Transept of Ewenny Priory, Glamorganshire (c.a 1797)
Cardiff, National museum of Wales
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All’inizio della sua carriera artistica Turner divenne famoso per i suoi acquerelli, che lo accompagnarono per tutta la sua vita. Era particolarmente bravo nella scelta dei colori che evocavano le diverse atmosfere di un paesaggio e divenne il punto di riferimento dello stile del pittore. Utilizzò la tecnica dell’aquerello poiché con la sua fluidità e semplicità di stesura gli permise di catturare le sensazioni immediate. Questo da solo vale un viaggetto in Galles.
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mercoledì 24 febbraio 2010

ar-T-ette - Roberto Fabelo


Roberto Fabelo - Gran pez rojo (1997)
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